Quel gioco mi sembra invece molto utile: stabilire «chi è più bravo di chi» (e finanziare di conseguenza) è un primo passo indispensabile, se vogliamo uscire dalla palude accademica italiana. Certo: non è facile stabilire i criteri di valutazione. Ma bisogna pur cominciare, poi si potrà correggere il tiro strada facendo.